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giovedì, Giugno 1, 2023
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Come Allestire gli Interni di un Negozio

Allestire gli interni di un negozio in modo seducente ed accattivante è importante almeno quanto una vetrina ben costruita e che sappia suscitare emozione.

La vetrina, validissimo strumento di comunicazione visiva, funge da calamita per catturare l’attenzione del passante e crea la motivazione ad entrare.

Ma è poi l’interno del punto vendita, con il suo layout leggibile e ben organizzato che indirizza ed influenza le scelte del cliente.

Allestire gli Interni di un Negozio Coinvolgendo a Livello Sensoriale

E’ importante allestire gli interni di un negozio facendo leva sul piano sensoriale.

La vista, l’udito, l’olfatto, il tatto e, perché no, anche il gusto, interagiscano col cliente coinvolgendolo.

Tutto lo store diverrà così strumento di seduzione.

Un valido aiuto è quello fornito dalla figura del visual merchandiser, oggi sempre più presente nei negozi qualificati di ogni settore.

Le sensazioni rassicuranti suscitate da colori, profumi e immagini concorreranno a predisporre il consumatore verso un’apertura mentale nei confronti del punto vendita e di tutti coloro che ne fanno parte.

Una scelta equilibrata dei brand, la qualità della merce e le capacità di tutti coloro che sono preposti alla vendita faranno poi dello store un punto di riferimento per il cliente.

Oggi il consumatore è sicuramente più informato, aggiornato ed informatizzato di quello del passato.

Nel momento dell’acquisto si aspetta quindi una professionalità ed una competenza adeguati.

Come Organizzare gli Spazi Espositivi 

Presentare i prodotti con un corretto allestimento, chiaro, accattivante ed emozionale facilita la vendita e gratifica il cliente al momento dell’acquisto.

Sarebbe preferibile riuscire ad allestire gli interni di un negozio con strutture che consentano di modificare gli spazi espositivi in base agli articoli merceologici che si sceglie di esporre di volta in volta.

Questo permetterebbe di rinnovare spesso l’allestimento, dare la sensazione di uno store dinamico in continua evoluzione ed essere sempre in linea con le aspettative del consumatore.

Gli Interni del Negozio Non Devono Assomigliare ad una Esposizione Museale

A volte si tende a presentare i prodotti in maniera eccessivamente museale trasmettendo inconsciamente un messaggio sbagliato.

Il cliente è portato infatti ad osservare ed ammirare quasi come se stesse visitando una mostra di opere d’arte.

Si osserva, si ammira appunto, ma non si tocca e, ancor meno, si può comprare.

E’ chiaro che una simile impostazione riduce notevolmente le potenzialità di vendita.

Il consumatore medio, invece di sentirsi spinto dal piacere di poter possedere un oggetto e quindi pensare di acquistarlo, percepisce inconsciamente una sensazione quasi di frustrazione. 

Potrebbe pensare che sia fuori dalle sue possibilità.

Cerchiamo invece di trasmettere, con un giusto allestimento, questo concetto fondamentale:

Ogni Oggetto Esposto è Accessibile a Tutti

Quando ci accingiamo ad allestire gli interni di un negozio, eliminiamo il più possibile quei vetri che, tranne per oggetti particolarmente pregiati, fanno da barriera ed inibiscono l’acquisto.

L’esposizione dei prodotti dovrà essere curata ovunque.

L’attenzione dovrà essere rivolta sia alle isole centrali dove più prodotti complementari convivono in un contesto emozionale, sia alle pareti e agli scaffali.

Su pareti e scaffali l’esposizione dei vari brand sarà più tecnica. Dovrà seguire criteri espositivi leggibili e funzionali, sia per il consumatore che per i preposti alla vendita.

E’ necessario creare un giusto equilibrio nell’esposizione.

Zone emozionali devono alternarsi a zone in cui la massificazione curata di alcuni prodotti ne rafforza la visibilità, ne facilita la presa ed è quindi più efficace ai fini della vendita.

Anche la strategia di proporre prodotti  particolarmente costosi come servizi di piatti, bicchieri e posate nella forma “sciolta” è sicuramente preferibile.

Faccio un esempio: chiunque sia attratto dall’idea di acquistare un bel servizio di piatti potrebbe sentirsi bloccato nell’acquisto per il costo apparentemente proibitivo di un “41 Pezzi” nella forma chiusa.

Ma se lo stesso servizio gli venisse offerto con la possibilità di comporselo liberamente,  potrebbe decidere di  comprare uno o  più posti tavola alla volta secondo le sue possibilità.

Inoltre potrebbe personalizzarlo a proprio piacimento inserendo più portate, più piatti piani o frutta,  seguendo le sue personali esigenze.

Ecco allora che avremo un negozio sicuramente più vicino al consumatore perché costruito intorno a lui. Si sentirà il protagonista e quindi parte attiva. 

Il punto vendita diverrà per lui un riferimento costante ogni volta deciderà di gratificarsi acquistando per sé o per altri qualcosa di speciale, qualunque sia il valore dell’oggetto.

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Luisa Ferrara
Luisa Ferrarahttp://www.luisaferrara.com
Studio e realizzo ambientazioni mirate e scenografie a tema per Negozi, Centri Commerciali, Stand Fieristici e Location per Eventi particolari.

7 COMMENTI

  1. Quando ho deciso di modificare l’arredamento e la sistemazione del mio negozio (propongo articoli per la casa, ma anche gioielli e accessori rigorosamente home – made) ho chiesto consiglio: volevo, appunto, evitare l’effetto museo descritto così bene nell’articolo. Prima delle modifiche avevo avuto la sensazione che i clienti provassero quasi “soggezione”: ho cambiato l’illuminazione, ho scelto un stile decisamente più informale, ho messo a disposizione l’intero catalogo in modo che possa essere toccato e provato. Ho sparso qualche espositore da banco con informazioni riguardo al mio lavoro, in modo da dare input anche ai clienti che non hanno voglia di scambiare due chiacchiere (ce ne sono molti!)… il risultato è stato ottimo, ora il mio negozio rispecchia molto di più anche la mia personalità.

  2. La nostra chiacchierata di oggi è stata stimolante e costruttiva! Ti pongo subito un piccolo problema. Stiamo riorganizzando i nostri allestimento e ci piacerebbe costruire sulle scaffalature esistenti delle parti “appenderia” ma che non siano i classici pannelli dogati… secondo te pensi che si possa trovare una soluzione?

    • Ciao Stefania, scusami se solo oggi ti rispondo ma sono appena rientrata dal giro in Umbria e Toscana. Quanto prima cercherò una soluzione che possa risolvere il problema che hai sollevato. Conosco dei fornitori a cui spesso mi rivolgo per le parti di ferramenta delle scenografie che realizzo e spero di trovare qualcosa che faccia al caso tuo. Dammi qualche giorno e ti faccio avere delle indicazioni dettagliate. Un salutone a tutti

    • Grazie Fabiola! Non sai quanto mi faccia piacere questo commento, continua a seguirmi, sono solo pochi giorni che l’ho lanciato e l’idea mi stimola e mi entusiasma. Ho in questo momento pubblicato una nuova sezione: VETRINE DAL MONDO. C’è dentro un post di una vetrina interattiva molto particolare!

  3. Bella iniziativa, far conoscere a tutti il tuo lavoro, Il tempo e passione che ci dedichi, da sicuramente lustro alla tua bravura!
    Cara Luisa….sei la migliore!
    Un Abbraccio

    • Grazie Paolo, mi fa veramente piacere che ti sia piaciuto. Ora commenta pure qualche altro articolo e dimmi se la navigazione nel blog è semplice ed istintiva. Aspetto critiche costruttive!
      GRAZIE!!!
      Luisa

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