Si è appena conclusa a Milano l’edizione di HOMI 2015, il Salone Degli Stili di Vita.

Visitando la fiera ho avuto modo di osservare come Aziende Italiane ed Internazionali interpretano il mercato.
E quali sono i nuovi modelli creativi nei settori Tavola, Illuminazione, Complemento d’Arredo, Tessile per la casa, Outdoor e Benessere e Cura della Persona.
In gran parte della fiera il tema ricorrente è stata la Primavera con una riscoperta del Colore. Sia nelle tonalità più accese di alcuni stand, sia in quelle più tenui dei colori pastello, fino alle tonalità naturali tipiche dello stile Shabby Chic.

E’ proprio in questa chiave che i vari brand del settore hanno elaborato e ricreato modi diversi di interpretare gli Stili di Vita, rivisitando in chiave innovativa l’Interior Design e l’Arte della Tavola.
Tra i vari satelliti tematici spicca quello legato al mondo cucina. BALLARINI presenta i nuovi piccoli elettrodomestici SMEG dalle morbide linee vintage anni ’50.

Visitare la fiera consente di percepire suggerimenti utili a chi cerca di identificarsi nel proprio modo di concepire la casa.
Propone tessuti, oggetti che personalizzano l’ambiente e quelli di uso quotidiano. Ma anche le nuove tendenze per apparecchiare la tavola, sia essa informale o ricercata, colorata, o con tinte neutre e naturali.


Il filo conduttore che traspare dalle varie esposizioni è comunque legato alla ricerca del Bello, inteso come gusto personale. Questo ci riporta al concetto di Piacere.
Il Piacere cioè di ritrovarci in un ambiente che rispecchia il nostro personale modo di essere. Ma anche il Piacere di condividerlo con gli altri.
In quest’ottica anche le Aziende leader del settore Tavola, tra cui VILLEROY & BOCH e SAMBONET, ci suggeriscono proposte di ogni tipo per creare un’apparecchiatura bella e personale. Una tavola che parli di noi stessi e del nostro modo di essere.
Tutto concorre a farci percepire come, anche la semplice azione del mangiare, non è più soltanto necessità di nutrirsi.
Ma diviene soprattutto un momento di condivisione e coesione sociale. Non viene vissuto come necessità ma come un importante momento della giornata da condividere con gli altri.
Da qui vorrei concludere con una riflessione personale.
Il concetto di Cultura della Tavola è strettamente legato a quello per cui il consumatore compra un servizio o un complemento tavola, non per necessità, ma perché l’acquisto di quell’oggetto gli dà piacere e lo gratifica.
Quello che spesso si verifica nei punti vendita del settore, infatti, è che il cliente compra soprattutto perché è costretto a farlo.
Ad esempio, se si è invitati ad un matrimonio o ad una ricorrenza ci si sente “obbligati”a pensare al regalo. Ma è sempre più raro che si acquisti qualcosa di importante per se stessi.
E’ in questa ottica che il punto vendita deve stimolare il più possibile il cliente a gratificarsi regalandosi qualcosa di speciale.
Ecco perché è importante l’ impostazione del punto vendita, costruito intorno al cliente. Così come la presentazione emozionale dei prodotti.
Anche il contributo di professionalità e competenza di tutti coloro che vi collaborano concorrerà nell’educare al “bello”, sensibilizzando il cliente e portandolo ad acquistare un oggetto non per necessità, ma per il piacere di possederlo.

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