Utilizzare le Tecniche di Visual Merchandising vuol dire generare attenzione ed interesse nel cliente. Vuol dire quindi aumentare i volumi di vendita, sia che si tratti di un brand che di un negozio.
Si fa leva sul piano sensoriale ottimizzando l’esposizione, curando l’ambientazione, i punti luce e la grafica.
Oggi la chiave per poter rendere appetibile ed interessante un negozio sta nella capacità di specializzazione e soprattutto nel diversificarsi dai competitor.

Da Negozio Tradizionale a Store Design Utilizzando le Tecniche di Visual Merchandising
Molti di quelli definiti “Negozi Tradizionali” sono divenuti oggi “Store Design”. Sono negozi capaci di interagire col cliente contemporaneo, sempre più informato ma anche più esigente.
Sperimentano di continuo soluzioni visual originali e riescono ad essere in linea con le aspettative del consumatore. Come?
Utilizzando potenti strumenti di comunicazione visiva:
le Tecniche di Visual Merchandising.

Utilizzare le Tecniche di Visual Merchandising consente di realizzare uno spazio espositivo dall’impatto emozionale e suggestivo.
Gli spazi di vetrine ed interni sono sfruttati al meglio.
Si studiano e si realizzano ambientazioni e scenari innovativi.
Lo store diviene un luogo coinvolgente e stimolante dove il cliente acquista non per necessità ma per il piacere di sentirsi gratificato.

In un contesto sempre più complesso, perché in continua evoluzione, molti retailer si chiedono quale possa essere la ricetta per essere in linea con le richieste di mercato.
Alcuni investono ristrutturando il punto vendita rendendolo più vicino ai canoni estetici attuali.
Altri puntano sull’assortimento merceologico, inserendo nuovi prodotti e seguendo le tendenze del momento.
Entrambe le iniziative possono essere un buon inizio per ottenere un negozio di successo.
Ma soltanto con un radicale intervento Visual si potrà dare un messaggio di “unicità” allo store.

E l’errore maggiore è quello di chi crede di vincere la concorrenza abbassando il prezzo di vendita.
Niente di più sbagliato.
Il risultato sarà solo quello di svilire l’immagine del prodotto, del brand e dello stesso negozio.
Vale quindi la pena rinunciare, oltretutto, ad un giusto e meritato guadagno?
Direi proprio di no.
Varrà la pena, invece, riflettere sulla capacità o meno del punto vendita di dialogare con il consumatore. E un corretto linguaggio espositivo sarà lo strumento per soddisfare le sue aspettative.